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Reggio Emilia, al via il Festival della Fotografia europea 2018

Riprendendo e celebrando il 50esimo anniversario del ’68, questa 13/a edizione della manifestazione, curata da Walter Guadagnini, ruota attorno al tema "Rivoluzioni. Ribellioni, cambiamenti, utopie"  REGGIO EMILIA - Torna dal 20 aprile al 17 giugno 2018 il Festival della Fotografia europea, giunto alla XIII edizione. Sono ventidue le mostre in programma, distribuite in 13 sedi espositive a Reggio Emilia e sei partner in regione. Dal 20 al 22 si svolgono le giornate inaugurali delle esposizioni che proseguiranno fino a giugno. Ma il festival, curato dal comitato scientifico della Fondazione Palazzo Magnani – composto da Marzia Faietti, Marco Belpoliti, Vanni Codeluppi, Walter Guadagnini, Gerhard Wolf – sotto la direzione artistica di Walter Guadagnini, prevede anche incontri, spettacoli, workshop e 300 mostre del Circuito Off, dedicato ad artisti non in gara.  Novità di questa edizione è l'apertura del Battistero e del Palazzo del Vescovado, per la mostra di immagini di Elio Ciol, mentre Palazzo Magnani ospiterà "Sex & Revolution" e Palazzo Da Mosto omaggerà il maestro della fotografia Joel Meyerowitz. Infine alla Banca d'Italia sono protagonisti Henner e Jodice.  Come spiegato da Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia, “L'impegno è quello presentare un Festival sempre più attrattivo e di respiro internazionale, ripetendo e se possibile ampliando gli ottimi successi delle passate edizioni. Questa città ha puntato oltre un decennio fa su grandi mostre di fotografia, ottenendo - in tempi non facili per la cultura a livello nazionale - risultati importantissimi, sia di pubblico che di coinvolgimento di appassionati e artisti locali, come testimonia la stessa rete dell'Off. Una visione coraggiosa che stiamo allargando e attualizzando ulteriormente nello sviluppare una rete di città, istituzioni e luoghi capaci di accendere una luce sulla forza e l’attualità del linguaggio fotografico. Gli Stati Generali della Fotografia, celebrati quest'anno alla presenza del Ministro Dario Franceschini, hanno fatto fare a FE2017 un altro passo in avanti, che si ripeterà anche nel 2018. Il tema scelto – Rivoluzioni – è quanto di più attuale e contemporaneo perché permette di studiare, sviluppare e conoscere la storia, le espressioni artistiche, i passaggi socio-culturali recenti e quelli del passato, a seconda della declinazione che i protagonisti della prossima edizione vorranno interpretare”. Tema di questa edizione è la “rivoluzione”. Si chiede allora Walter Guadagnini, direttore artistico del Festival: “Come rappresentare allora fotograficamente la rivoluzione oggi insieme e al di là del tradizionale reportage? E soprattutto, che significato può avere oggi il termine rivoluzione, in un mondo complesso, segnato da squilibri sociali sempre più marcati e dalle grandi migrazioni, fattori che minano la stabilità di intere aree geografiche e culturali? Chi è il rivoluzionario, oggi ? Difficile figurarsi l’epica di Che Guevara riportata nell’attualità, nel momento in cui il mito rivoluzionario è diventato icona funzionale ad ogni uso: forse anche in questo caso è necessario ripensare non solo le immagini, ma l’immaginario collettivo del mondo odierno”. “A tutte queste possibili interpretazioni e suggestioni - conclude Walter Guadagnini - è dedicata la nuova edizione di “Fotografia Europea”, un’edizione che può dunque porsi sotto l’egida della “rivoluzione dello sguardo e della visione” conseguente proprio alla nascita della fotografia (che venne salutata come “un’arte nuova in mezzo a una vecchia civiltà”, in perfetta condizione rivoluzionaria dunque), e che anche oggi segna le pratiche della fotografia all’epoca della rivoluzione digitale. Ma la rivoluzione digitale è una vera rivoluzione, o si tratta solo di un’evoluzione?”.    ...

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